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I primi due anni del Team per la Trasformazione Digitale

Il Team per la Trasformazione Digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri

Il Team per la Trasformazione Digitale (unità commissariale) è la struttura di esperti a supporto del Commissario straordinario per l’attuazione dell’Agenda Digitale, nominato ai sensi dell’ art. 63 del D.Lgs 179, 2016 recante “Modifiche e integrazioni al Codice dell’amministrazione digitale”. Il Commissario straordinario è stato nominato il 16 settembre 2016 con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri per esercitare poteri di impulso e coordinamento, nonché fornire indicazioni a soggetti pubblici e privati per la realizzazione delle azioni, iniziative ed opere essenziali, connesse e strumentali all’attuazione dell’Agenda digitale italiana, anche in coerenza con gli obiettivi dell’Agenda digitale europea [4].

La struttura è stata istituita per rispondere alla mancanza di una governance centrale operativa, efficace e competente che potesse garantire il ruolo di coordinamento progettuale e dare piena attuazione all’Agenda Digitale.

Obiettivo

Abbiamo scelto di focalizzarci sugli aspetti dell’Agenda relativi alla trasformazione digitale della Pubblica Amministrazione come veicolo di semplificazione e trasparenza della macchina amministrativa e della burocrazia. Abbiamo agito sia attraverso lo sviluppo di programmi esistenti sia attraverso la creazione di nuovi programmi, anche ispirandoci a modelli internazionali di successo [5]. Di fatto l’unità commissariale ha affiancato e supervisionato l’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID), accelerando e completando la pubblicazione del Piano Triennale per la Trasformazione Digitale, la cui stesura era in forte ritardo rispetto a quanto previsto dalla legge [6]. I temi che ricorrono in questo documento sono così riassumibili:

AgID, nella sua corrente struttura, non ha la capacità di attuare i compiti e di raggiungere gli obiettivi individuati dall’ Agenda Digitale e dal Codice dell’Amministrazione Digitale [7]. Tali compiti sono troppo ampi, eterogenei e in molti casi astratti e non quantificabili. Il presente documento offre alcuni suggerimenti per ridurre l’ambito di intervento di AgID, sia riallocando le attività che richiedono competenze tecnico-specialistiche e di gestione di processi complessi che l’Agenzia non ha, sia eliminando quei compiti generici, astratti e non misurabili che al più si concretizzano in inutili convegni, tavole rotonde e task force inconcludenti;

il Team non si è limitato alla redazione del Piano Triennale; ma ha iniziato ad operare da subito, con interventi sulle piattaforme abilitanti in stallo (anagrafe nazionale, pagamenti digitali e identità digitale), con interventi intensivi per garantire rilancio e sviluppo dei progetti, introducendo meccanismi e processi strutturati e reclutando competenze tecnologiche e manageriali specifiche. Al termine del mandato i programmi dovrebbero essere ricollocati presso gli “owner” più adatti alla loro gestione permanente e continua evoluzione.

➔ il Team negli ultimi mesi si è dedicato al ripensamento, alla progettazione e al lancio di alcuni servizi che, per loro utilità e frequenza d’uso, hanno importanti ricadute sulla vita dei cittadini (servizi flagship). L’innovazione più dirompente ha riguardato la creazione di io.italia.it, l’app con la quale in futuro il cittadino interagirà con la pubblica amministrazione. In questo modo il Team ha aperto la strada per altre amministrazioni su come ripensare i servizi in digitale per il cittadino.

il Commissario, in base all’esperienza accumulata nel corso delle attività svolte, ha redatto una serie di raccomandazioni per il Governo, finalizzate a:

  • la creazione di un organismo di coordinamento strategico nazionale presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, diverso da AgID, cui affidare la regia complessiva dell’esecuzione dei progetti strategici;
  • una riorganizzazione e rinforzo delle strutture che si occupano di innovazione e digitalizzazione all’interno delle pubbliche amministrazioni centrali e locali, incluse le numerose in-house regionali e centrali.

Il Team ha creato il modello a cui ispirarsi e tale passaggio è, a nostro avviso, indispensabile per proseguire nella lunga strada di trasformazione della PA.

Competenze e budget

Il Team per la Trasformazione Digitale è composto da 29 esperti, assunti al di fuori dalla Pubblica Amministrazione, con competenze prevalentemente manageriali e tecnologiche: technical program management, software development, software architecture, open source software, cybersecurity, pagamenti digitali, product e content design, user experience, big data, machine learning, data science, metriche e analisi dati. Il Team comprende anche esperti in diritto, comunicazione, economia.

La struttura amministrativa a supporto è costituita da 1 dirigente e 7 funzionari provenienti dalla pubblica amministrazione con competenze specialistiche in materia di acquisto di beni e servizi.

La struttura è stata dotata di €6.1 milioni nel 2016, €11 milioni nel 2017 e di €18 milioni nel 2018 [8].

Le spese fino ad ora sostenute dal Team sono qui pubblicate; alla data del 28 settembre 2018, il Team ha impegnato un totale di circa €10 milioni e speso un totale di circa €7.6 milioni dall’inizio del mandato.

Sito del Team digitale

Fig. 1 Sito del Team della Trasformazione Digitale, che include i profili degli esperti, la descrizione dei progetti e le spese del team.

Visione

Creare il “sistema operativo” del Paese, ovvero una serie di componenti fondamentali sui quali costruire servizi più semplici ed efficaci per i cittadini, la Pubblica Amministrazione e le imprese.

Missione

Rendere i servizi pubblici per i cittadini e le imprese accessibili nel modo più semplice possibile, tramite dispositivi mobili (approccio “mobile first”), con architetture sicure, scalabili, altamente affidabili e basate su interfacce applicative (API) chiaramente definite.

Mettere a disposizione un patrimonio di dati facilmente accessibile a supporto della definizione e attuazione di policy più efficaci e di decisioni tempestive.

Sottolineiamo che qualsiasi aspetto dei progetti di trasformazione digitale, avviati o da avviare, relativo al trattamento dei dati personali ha l’obiettivo di essere conforme al Regolamento Europeo per la Protezione dei Dati Personali 679/2016 (GDPR) ed essere condiviso con l’Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali.

A scopi informativi e di monitoraggio, abbiamo creato il sito del Team per la Trasformazione Digitale su cui sono disponibili:

➔ gli aggiornamenti dei progetti gestiti direttamente dal Team e le spese della struttura relative sia all’attività progettuale che a quella istituzionale;

➔ una dashboard con metriche e indicatori di performance (KPI) per misurare lo stato di avanzamento delle piattaforme abilitanti gestite direttamente dal Team (Spid, pagoPA, ANPR).

[4]art. 63 del D.Lgs 179, 2016 e DPCM 16 settembre 2016
[5]US Digital Service presso la Casa Bianca (USA) e l’UK Government Digital Service presso il Cabinet Office del Governo UK (UK), nonché l modello estone rappresentato dall’Autorità per il Sistema Informativo Estone.
[6]Legge di bilancio 28 dicembre 2015, n. 208 e art. 14-bis del Codice dell’Amministrazione Digitale
[7]D.Lgs. 82/2005
[8]Comma 585 della Legge di bilancio 11 dicembre 2016, n. 232